L’incidente sul gasdotto è avvenuto nel distretto russo di Vurnarsky, nella Repubblica di Chuvash, a circa 680 km a est di Mosca.
Il 24 febbraio scorso è iniziato il sanguinoso conflitto in Ucraina, da parte della Russia che intendeva proteggere i territori del Donbass e della Crimea, contese dal 2014. Dopo i primi mesi difficili per il territorio ucraino, Zelensky è riuscito a riprendere il possesso dei territori invasi dalle truppe russe. La controffensiva sembra non cedere.
L’esplosione
Alle 13.40 di oggi, martedì 20 dicembre, un’esplosione ha colpito il gasdotto Urengoy-Pomary-Uzhgorod – gestito da Gazprom – nella Repubblica di Chuvashia, in Russia. Attraverso esso il gas veniva trasportato dalla Siberia occidentale all’Europa attraverso l’Ucraina.
I rumori dell’esplosione sono stati uditi a chilometri di distanza, e le immagini che riprendono le fiamme sono state registrate e pubblicate sui social. Gli utenti e i media del governo russo stanno condividendo il filmato, un inferno impressionante. L’agenzia di stampa russa Ria Novosti scrive che una falla nel sottosuolo ha provocato l’incendio. A rischio gli approvvigionamenti di gas di Slovacchia, Romania e Ungheria.
💥💥💥#Russia
— maelmale (@maelmale) December 20, 2022
Un’esplosione è avvenuta su un gasdotto nel distretto di Vurnar in #Chuvashia💥💥💥 pic.twitter.com/rh6rPSULZ7
Dopo l’esplosione del gasdotto russo, il prezzo del gas è aumentato. I future Ttf di Amsterdam si sono impennati brevemente del 6,6% a quota 115 euro, per poi ridimensionare i rialzi all’1,3%, a 110 euro.